Serie D, girone I, XXXIV giornata (XVII di ritorno): Sancataldese-Reggina 0-1

Sancataldese (3-4-1-2):  Dolenti; Tutino, Cappello, Paladini; Chironi (Calabrese dall’81), Pedalino (Pisciotta dal 46′), Germano, Kouame, Montaperto, Catania (Bonilla dall’81’), Gueye. A disposizione: La Cagnina, Blaze, Tedesco, Sottile, Viscuso, Zouine. All.: Pidatella.

Reggina (4-3-3): Lagonigro; Giuliodori, Adejo, Girasole, Ndoye; Barillà (Urso dal 69′), Laaribi, Porcino (Forciniti dal 78′); Grillo (Renelus dal 69′), Barranco, Ragusa (De Felice dal 77′). A disposizione: Lazar, Cham, Dall’Oglio, Curiale, Ingegneri. All.: Trocini. Arbitro: Francesco Aloise di Voghera. Assistenti: Marco Tonti di Brescia ed Andrea Giulio Adragna di Milano. Marcatore: Barillà al 48′ (primo tempo). Ammoniti: Kouame al 40′, Lagonigro al 47′, Porcino al 73′ e Trocini all’83’. Corner: 3-5. Recupero: 3′ e 6′. Note. VINCERE! Ed augurarsi, per l’ennesima volta, di un passo falso del Siracusa. Quando non si è completamente artefici del proprio destino ma è legato ad altri, purtroppo, tocca fare il proprio sperando che gli avversari non facciano il loro. Ultima giornata di un campionato non andato certamente come proclamato dalla Società urbi et orbi, da molto prima che terminasse quello scorso, e che, senza promozione (lo abbiamo detto, scritto e qui lo ripetiamo) avrebbe un solo aggettivo accanto ad esso: fallimentare. Sicuramente lo sarebbe dal punto di vista sportivo, sicuramente a chi ha sproloquiato toccherebbe l’etichetta di incapacità manifesta e sicuramente a chi ha difeso e sostenuto e, per di più, è dovuto ricorrere alle menzogne per farlo quella di assoluta inaffidabilità. Nell’eterno conflitto tra passione e ragione, siamo qui ad attendere il verdetto consapevoli che la razionalità dice Siracusa ma tenendo a noi quella minima percentuale legata alle eccezioni come confermano Roma-Lecce 2-3 (nel 1986), Perugia-Juventus 1-0 (nel 2000) e Lazio-Inter 4-2 (nel 2002) . Non temiamo di affermare che, qualora il Siracusa fosse primo anche al termine di questa giornata, la vittoria del campionato l’avrebbe certamente meritata (non fosse altro perchè è primo dalla terza giornata). Al contempo, se il Siracusa non vincesse a Barcellona Pozzo di Gotto e la prima posizione andasse alla Reggina vincente a San Cataldo, comunque la vittoria degli amaranto saprebbe di merito: pur non essendo mai stata prima in classifica (solo alla prima giornata ma in ampia compagnia e non prima assoluta per via della differenza reti) il ruolino di marcia della squadra di Trocini annoterebbe: 11 vittorie consecutive (10 ufficialmente dopo l’esclusione dell’Akragas) dopo la sconfitta interna nello scontro diretto del 9 febbraio; 24 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte (esclusi il pareggio all’andata e la vittoria al ritorno con l’Akragas); il miglior attacco (al momento) e la seconda miglior difesa (al momento). Lo scriviamo da tempo: squadra e tecnico meritano la C (in quanto alla Società il nostro pensiero è chiarissimo, sin dall’8 settembre 2023, ed è andato via via rafforzandosi a suon di fatti e circostanze). Se, invece, dovesse andare come tutto previsto perchè prevedibile ecco che domenica prossima la Reggina sarà ancora di scena al “Granillo” contro la Vibonese e, se sconfitta la squadra del presidente Caffo, una settimana dopo ancora in casa contro la vincente dell’altra semifinale tra Scafatese e Sambiase per provare ad entrare in C non dalla porta principale ma dal retro e, sempre e comunque, qualora il Ravenna non vincesse i suoi playoff o se saranno 4/5 i posti liberatisi da squadre che, a qualunque titolo, non parteciperanno alla C nonostante non siano retrocesse. Da segnalare uno striscione esposto dai tifosi locali a Barcellona: “Ora che semu sabbi chiudimo ‘u liuni ‘nta gabbia e facimu ‘nchianari a Reggina”. Il messaggio è chiaro peccato però che partite del genere le vincono i presidenti e non i tifosi. Le altre partite: oltre Nuova Igea Virtus-Siracusa anche Scafatese-Ragusa e Vibonese-Paternò (che inizierà alle 15:30). Il Sambiase, invece, riposa perchè avrebbe dovuto affrontare l’Akragas. Cronaca. Al minuto 3 ci prova la Reggina con Grillo ma senza particolare fortuna. Si grida al rigore, poi, quando Barillà viene messo giù da un difensore ma, onestamente, sembra che il capitano si lasci cadere senza subire alcun fallo. Al 22′ ci riprova la Reggina con Ragusa che, entrato in area da destra, prova ad appoggiare all’indietro verso un compagno ma interviene un difensore che allontana. La partita, di certo, non è giocata a ritmi elevati con i padroni di casa più presenti nella metà campo amaranto di quanto non lo siano i reggini che, ricordiamo, devono assolutamente vincere se vogliono cullare sogni di gloria (almeno sino alle 16:45 circa, più recupero). La Reggina appare particolarmente fumosa, tanti errori e pochissima incisività. Al 39′ ci prova Giuliodori, su appoggio di Barillà, ma il portiere di casa è attento e respinge. Al 48′, ultimo di recupero, la Reggna passa in vantaggio: cross da sinistra di Grillo, palla in area dove Barillà prima stoppa e poi calcia a rete battendo Dolenti. Sugli altri campi: Nuova Igea Virtus-Siracusa 0-1, Scafatese-Ragusa 1-0 e Vibonese-Paternò (iniziata alle 15:30) 0-0. La classifica: Siracusa 78, Reggina 77, Scafatese 65, Sambiase 54 e Vibonese 50. Prima dell’inizio del secondo tempo Pidatella effettua il primo cambio: esce Pedalino ed entra Pisciotta. Al 47′ è rigore, abbastanza netto, per la Sancataldese per un fallo di Lagonigro su Gueye. Al tiro dal dischetto va lo stesso attaccante di casa che, però, si vede respingere il tiro dal portiere amaranto. Al 51′ è la Reggina a reclamare un penalty per fallo subito da Grillo: l’arbitro Aloise indica il dischetto salvo poi accorgersi che l’assistente Adragna era già con la bandierina alzata per segnalare una posizione di fuorigioco dello stesso Grillo e concedere il calcio di punizione alla Sancataldese. Al 69′ doppio cambio per Trocini: escono Grillo e Barillà ed entrano Renelus ed Urso. Al 73′ secondo cambio per i padroni di casa: esce Paladini ed entra Tedesco. AL 77′ terzo cambio amaranto: esce Ragusa ed entra De Felice. E’ ovvio che adesso, con il Siracusa ampiamente in vantaggio a Barcellona e quindi legittimo vincitore del campionato, Trocini pensi alla semifinale playoff di domenica prossima contro la Vibonese e che faccia riposare i suoi giocatori più rappresentativi. Al 78′ altro cambio per i reggini: esce Porcino ed entra Forciniti. All’81’ doppio cambio in casa Sancataldese: escono Chironi e Catania ed entrano Calabrese e Bonilla. Al 91′ ci prova De Felice ma il suo tiro è respinto dal portiere. La partita, di fatto, finisce qui con la ragione che ancora una volta ha la meglio sulla passione. Gli altri risultati: Nuova Igea Virtus-Siracusa 1-3, Scafatese-Ragusa 2-1 e Vibonese-Paternò 0-1 (ancora in corso). Il campionato lo vince, con merito, il Siracusa mentre alla Reggina tocca provare ad entrare tra i professinisti varcando la porta secondaria attraverso i playoff. Vittoria del playoff che, ricordiamo, potrebbe non garantire assolutamente nulla perchè davanti agli amaranto, nella speciale graduatoria tra le vincenti dei 9 playoff, c’è il Ravenna (per aver vinto la Coppa Italia ed aver quindi acquisito un coefficente pari a 0,50 in più rispetto alla media punti). Occorrerà, quindi, augurarsi che il Ravenna non vinca i suoi playoff oppure che i posti liberi per i ripescaggi siano 4 o 5: 4 se non ci sarà una seconda squadra di A che vorrà iscrivere la sua U23 in C o 5 se, invece, ci dovesse essere. Ricordiamo, a tal proposito, i criteri secondo i quali verranno scelte le candidate all’accesso tra i professionisti: 1) un’Under 23 delle squadre di A (c’è già l’Inter), 2) la prima classificata nella graduatoria tra le 9 vincitrici dei playoff (ad oggi il Ravenna ma se i romagnoli non dovessero vincerli ecco che ci toccherà alla Reggina), 3) una tra le appena retrocesse dalla C e poi si ricomincia (se i posti liberi saranno più di 3) secondo la stessa scaletta 4) un’Under 23 delle squadre di A, 5) la seconda tra le vincitrici dei playoff di D e 6) un’altra appena retrocessa dalla C. La stagione regolare, come detto, finisce qui. Alla Reggina toccherà l’appendice della semifinale domenica prossima al “Granillo” contro la Vibonese e, se battuta la squadra ospite, la finale, sempre al “Granillo”, contro la vincente dell’altra semifinale tra Scafatese e Sambiase. Playoff che, legittimamente, vedranno la Reggina favorita avendo chiuso il campionato con 12 punti sulla Scafatese terza, 23 sul Sambiase quarto e 28 sulla Vibonese quinta.

Infine, è quanto meno opportuno ricordare ciò che disse Trocini al suo ritorno: “IN QUESTI SEI MESI DOBBIAMO VINCERE IL CAMPIONATO, SENNO’ E’ GIUSTO CHE CE NE ANDIAMO TUTTI!”