Serie D, girone I, finale playoff: Reggina-Scafatese 1-0

Reggina (4-3-3): Lagonigro; Giuliodori (Vesprini dal 92′), Capomaggio, Girasole, (Ndoye dal 77′); Barillà (Urso dal 78′), Laaribi, Porcino; Grillo (De Felice dal 67′), Barranco, Ragusa (Renelus dall’89’). A disposizione: Martinez, Adejo, Curiale, Forciniti. All.: Trocini.

Scafatese (3-5-2): Becchi; Di Paola, Altobello, Magri; Cham, Potenza (Colley dal 106′), Vacca (Aliperta dal 63′), Esposito, Santarpia (Palmieri dall’81’); Gagliardi (Neglia dal 63′), Foggia (Molinaro dal 69′). A disposizione: Antignani, Maiorano, Chiarello, Markic. All.: Atzori. Arbitro: Alessandro Colelli di Ostia Lido. Assistenti: Filippo Scorteccia di Firenze e Giuseppe F. Magnifico di Bari. Quarto Ufficiale: Dario Acquafredda di Molfetta. Marcatore: Renelus al 116′. Ammoniti: Ragusa al 60′, Di Paola all’85’, De Felice al 96′ (90+6), Girasole al 100′ (90+10), Altobello al 99′ e Barranco al 114′. Espulsi: Aliperta, Ginobili (vice di Trocini) e Scermino (dirigente accompagnatore campano) al 96′ (90+6) e Ndoye al 110′. Corner: 10-5. Spettatori: 4519 (di cui 218 ospiti). Recupero: 5′ (st), 2′ (pts) e 3 (sts).

Note. VINCERE!!! La Reggina disputa la finale playoff contro una Scafatese che nulla ha da perdere, anzi potenzialmente potrebbe entrare in corsa per il ripescaggio grazie ad una serie di risultati ad essa favorevoli. In seguito ne diremo. Playoff che, lo diciamo da tempo, potrebbero non servire a nulla ma che, grazie ad una gestione dell’intero “sistema calcio” a dir poco indecente, potrebbero riservare delle novità positive per la squadra amaranto. Ovviamente solo e soltanto in caso di vittoria, altrimenti si aprirebbero le porte per il terzo campionato di quarta serie consecutivo (fatto che non ricordiamo sia mai successo nei 111 anni e passa di Storia e, se si verificasse, sapremo a chi attribuire il record negativo assoluto). Come abbiamo più volte spiegato (seppur non utilizzando i disegnini tanto cari a chi ha subito l’ingiustizia che a volte la Natura sa riservare non fornendoli di QI quantomeno da normodotati), la formula con la quale saranno scelte le squadra che beneficeranno dei ripescaggi: 1) una seconda squadra tra quelle che disputano la A (l’Inter U23 è certa); 2) la migliore delle 9 vincenti i playoff della serie D (al momento, se li vincesse, il Ravenna è ampiamente prima nella speciale graduatoria da redarre); 3) una tra le appena retrocesse dalla C (potrebbe essere la Pro Patria ma è da confermare). Qualora i posti liberi fossero più di 3 ecco ricominciare lo scorrimento delle richieste che arriverebbero: 4) un’altra seconda squadra tra quelle che disputano la A (la retrocessione in D del Milan Futuro e la sua possibile richiesta di tornare in C attraverso questo meccanismo non è una bella notizia per la Reggina); 5) la seconda migliore tra le 9 vincenti i playoff la D (la Reggina, qualora oggi li vincesse) e 6) un’altra tra le appena retrocesse dalla C. Al momento, stando alle previsioni, affinché la Reggina possa accedere all’ultimo dei campionati professionistici, servirebbero 5 società che non si iscrivano al prossimo campionato di loro competenza. C’è, ovviamente, la possibilità che la Reggina guadagni ben 3 posizioni: è quella che le fornirebbe il Ravenna qualora perda oggi contro la Pistoiese (inizio ore 19:00) o uscendo sconfitta in finale domenica prossima contro la vincente tra Lentigione e Tau Altopascio. Per cui, perso l’obiettivo principale e conseguito almeno quello secondario, alla Reggina non resta che sperare nelle disgrazie altrui (abitudine ormai intrapresa da immediatamente dopo aver perso lo scontro diretto con il Siracusa del 9 febbraio scorso). Abbiamo introdotto del perché la Scafatese è interessatissima alla vittoria dei playoff del girone I. Al momento la classifica parziale delle ripescabili recita: 1) Ravenna, 2) Reggina, 3) Nocerina e 4) Scafatese. Il Ravenna, come detto, giocherà stasera la sua semifinale; Reggina e Scafatese si affronteranno tra poco qui al “Granillo” in finale e la Nocerina giocherà la sua finale in contemporanea contro il Martina. Pertanto, giacché nulla è impossibile e la Dea Bendata è per definizione cieca, con la Scafatese vincente oggi e Ravenna e Nocerina perdenti ecco che i campani potrebbero guidare la classifica delle migliori vincenti i playoff. Certo, a prescindere dalla gara di oggi che va comunque giocata, dall’una e dall’altra parte senza immaginare sconti, alla Scafatese servirebbe una dose di fortuna obiettivamente spropositata. Ed a proposito delle Società cui toccherebbe il diritto, acquisito al termine di questa stagione, di partecipare alla prossima serie C ecco introdursi la retrocessione appena conquistata dal Messina con il Foggia salvo. Sebbene, più che legittimamente e gioiosamente, i tifosi reggini abbiano assai gradito la retrocessione in D dei cugini dirimpettai in verità, egoisticamente, alla Reggina avrebbe fatto più comodo che il playout Foggia-Messina lo vincessero proprio i giallorossi. Il perché è presto spiegato: con il Messina salvo in C la sua drammatica situazione societaria avrebbe potuto quasi certamente portare ad una mancata iscrizione e, conseguentemente, a liberare un posto a beneficio delle ripescabili. Il Foggia, invece, seppur non messo benissimo a livello economico-societario, appare più probabilmente capace nel trovare una soluzione idonea all’iscrizione al prossimo campionato. Felici sì i tifosi della Reggina (come non esserlo?) ma forse conveniva altro epilogo.

Cronaca. All’ingresso in panchina, Gianluca Atzori riceve gli applausi della Tribuna e di parte della Curva: d’altro canto con lui, nel post serie A la Reggina ha raggiungo il massimo risultato con i playoff persi a Novara ed oltretutto l’allenatore ravennate ha sempre manifestato affetto e gratitudine verso Reggio ed i reggini. “Reggio Calabria vuole vincere” è il primo coro della Sud. La partita inizia con la Scafatese intenzionata, legittimamente, a vender cara la pelle. Al 9′ prima occasione per la Reggina: Barillà, di esterno sinistro, serve Ragusa sulla corsia destra che gli restituisce il pallone con il tiro mancino del capitano che non termina di molto sul fondo alla sinistra di Becchi. Al 17′ altra occasione per gli amaranto: Giuliodori raccoglie palla sugli sviluppi di un corner, stop e tiro al volo con il portiere ospite cha para a terra. Giunti quasi alla mezz’ora di gioco, si annota che la partita scorre dettata da buon agonismo da entrambe le parti con la Reggina che cerca di sfondare il muro difensivo eretto da Atzori. Ci prova Grillo, di testa, ma il pallone termina sul fondo. Replica la Scafatese con Gagliardi che, anch’egli di testa, indirizza a rete con Lagonigro pronto a bloccare senza problemi. Al 37′ è pericolosa la Scafatese con Cham che, ricevuto il pallone da Vacca, calcia in diagonale mandando il pallone non di molto alto sulla traversa. Risponde, al 39′, Giuliodori con un tiro al volo da fuori area che termina largo sul fondo. La Scafatese ha evidentemente alzato il suo baricentro e gioca spesso palloni che creano ansia alla retroguardia amaranto a volte non perfetta nel disimpegno. Senza recupero la prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate.

Al 48′, su servizio di Ragusa, Barranco da appena dentro l’area spara altissimo sulla traversa. Al 60′ la Reggina grida al rigore per un fallo su Ragusa da parte di Magri, Colelli non è dello stesso avviso ed ammonisce Ragusa per proteste. Al 63′ doppio cambio per Atzori: escono Vacca e Gagliardi ed entrano Aliperta e Neglia. Al 67′ ci prova la Reggina con Porcino ma il suo tiro è deviato in angolo. Stesso minuto e primo cambio per Trocini: esce Grillo ed entra De Felice. Al 69′ altro cambio per gli ospiti: esce Foggia ed entra Molinaro. Al 72′ occasionissima per gli ospiti: cross da sinistra ed il neo entrato Molinaro si ritrova ad un passo dalla porta ingiustificatamente libero di calciare a rete. Ha i riflessi pronti Lagonigro che blocca in due tempi. La Reggina appare stanca sulle gambe e con le idee che fanno il paio con le gambe. La Scafatese, dal canto suo, non disdegna qualche capatina in avanti e lo testimonia l’occasione più ghiotta della gara capitata proprio agli ospiti. Al 77′ Trocini cambia: esce Cham ed entra Ndoye. Un minuto dopo esce Barillà ed entra Urso. Al minuto 79 ci prova da fuori area Barranco ma il suo tiro è fiacco e centrale e Becchi para. Replica la Scafatese all’80’ con ancora Molinaro che, ricevuta palla in area, si gira e batte a rete con Lagonigro che devia in corner. A 6′ dal 90′ la partita non si sblocca: la Reggina è chiaramente in debito d’ossigeno mentra la Scafatese sembrerebbe messa meglio anche se non particolarmente brillante. All’81’ Atzori cambia ancora: esce Santarpia ed entra Palmieri. All’89’ cambia anche Trocini: esce Ragusa ed entra Renelus. 5 i minuti di recupero. Nei minuti finali scatta un gran parapiglia con i 22 in campo e le panchine a strattonarsi. La conseguenza è che, al 96′, viene espulso Aliperta, ammonito De Felice ed espulsi Ginobili e Scermino. Al 100′ i tempi regolamentari si chiudono, toccherà decidere chi vincerà i playoff al termine dei due tempi supplementari previsti dal regolamento. Qualora dovesse permanere il risultato di parità sarà la Reggina ad essere decretata vincitrice perché meglio classificata nella stagione regolare.

Al secondo minuto ultimo cambio per Trocini: esce Giuliodori ed entra Vesprini. Al 95′ ci prova la Scafatese ci prova: Palmieri, da fuori area, calcia a rete ma la palla termina non molto sopra la traversa. Al 101′ è la Reggina a provarci con Porcino da fuori area, sul fondo. Al 103′ la Scafatese con Molinaro, di testa, va vicina al vantaggio con la palla che finisce sul fondo non di molto alla destra di Lagonigro. La Reggina, con l’uomo in più, prova a farsi pericolosa ma la stanchezza è tanta. 2 minuti di recupero. Renelus, al 107′ ha la palla per il vantaggio ma il suo tiro è respito da Becchi. Su quest’azione finisce il primo tempo supplementare.

Al 106′ ultimo cambio anche per Atzori: esce Potenza ed entra Colley. Al 110′ rosso diretto per Ndoye che entra in maniera evidentemente scomposta su un avversario a metà campo, Colelli non ha dubbi e ristabilisce la parità numerica in campo. Al 116′ la Reggina passa in vantaggio: palla conquistata da Renelus sulla propria trequarti, lo stesso serve Barranco in posizione regolare sulla destra, l’argentino entra in area e restituisce palla a Renelus che non sbaglia e porta in vantaggio gli amaranto. Ancora 3 minuti di recupero. La Reggina è vicinissima alla vittoria dei playoff. Dove porteranno non li si può sapere ma, ad ogni buon conto, la vittoria è ampiamente meritata e, come detto e ridetto, la squadra e mister Trocini meriterebbero la C a prescindere. Colelli fischia la fine di quest’interminabile partita: la Reggina batte in finale la Scafatese al termine di una partita tiratissima ed in bilico fino a 4 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare. Come detto, il terzo anno in D o l’accesso ai professionisti non dipende solo da quanto sin qui fatto: occorrerà attendere i ripescaggi e, certamente, i risultati favorevoli provenienti soprattutto da Ravenna augurandosi che i romagnoli non vincano i playoff del girone D tanto da posizionare la Reggina in prima posizione nella speciale graduatoria tra le 9 vincitrici. Bisognerà attendere ma squadra e tecnico la C la meriterebbero.