Ballarino le scrivo, così mi distraggo un po’…

Solo Lei non si è accorto che era tutto scritto, segnato, previsto. Ma la capisco, non è un reggino, non ha contezza della storia, dell’ambiente, dell’essenza tipica del reggino. E si è fatto sviare, da lacchè vari, gente senza arte né parte, che l’hanno portata alla fallimentare situazione odierna.

Vede maestro, contornarsi di gente impreparata porta a questi risultati. Sappiamo cosa le hanno raccontato: i nemici, i finti tifosi, i servi sciocchi. Lei, ingenuamente credo, ci ha creduto e si è fidato di chi le sta accanto. E oggi raccoglie una contestazione severa, tardiva, ma inevitabilmente giusta.

Ma chi ha attorno? Intanto c’è un presidente, nonché socio di minoranza, che è letteralmente scomparso. Ma secondo lei la Reggina, in oltre un secolo di vita, si è mai visto un presidente che scompare? Granillo, Matacena, Ascioti, Benedetto, Foti, Gallo, finanche Praticò e Cardona non sono mai scomparsi. E scompare il suo? E vogliamo parlare del vicepresidente, nonché suo genero, che quelle poche volte che ha parlato lo ha fatto solo ai microfoni di Musolino dopo qualche vittoria? Capisco abbiate messo i soldi, ma l’inconsistenza della proprietà – non me ne voglia – poteva essere bilanciata soltanto da gente che mastica calcio almeno 36 ore su 24. E invece…

Invece oggi si ritrova con un direttore generale ed un responsabile dell’area tecnica che le stanno facendo più danni che procurando benefici. Il direttore dell’area tecnica non compare dalla presentazione di mister Trocini, non rilascia dichiarazioni, prende calciatori senza visionarli su suggerimento dei procuratori (non ci giriamo intorno, lo sa benissimo visto che non è previsto lo scouting). Possibile non sia in discussione? Sa come si dice? Che a pensar male si fa peccato ma spesso si azzecca. Non è che il direttore dell’area tecnica è intoccabile perché rappresenta gli interessi di qualche ex dirigente calcistico?

Il direttore generale ama il calcio ma, come dice Massimiliano Allegri, nel calcio ci sono le categorie. E lui rientra in quella di chi non ha mai vinto. Non voglio essere offensivo e scendere nel personale parlando di scarpe, ma mi dice quali e quanti rapporti con società di levatura superiore ha stabilito il suo dg? Perché le grandi e medie squadre di Serie A non mandano i ragazzi a giocare alla Reggina? Possibile che gli under, ma anche gli over, vengano scelti a occhi chiusi?

Si rende conto, Ballarino, che questa squadra non ha un centrocampista forte fisicamente capace di saltare di testa in mezzo al campo? Non ha una seconda punta di ruolo? Non ha un trequartista di ruolo? Non ha difensori veloci? E, passando agli under, si rende conto che ha tre portieri del 2006 e che molti 2007 li avete osannati per un anno, salvo poi perderli a zero. E sono ragazzi che si stanno districando in D. Non era meglio puntare su di loro invece che prendere under suggeriti dai procuratori? Non era meglio rinsaldare il legame con ragazzi cresciuti a Reggio e tifosi della Reggina?

In tutto questo c’è gente che, fossi io il proprietario, starebbe non a chilometri ma a galassie distante dalla Reggina. Dirigenti plurideferiti, direttori sportivi senza squadra che parlano di scommesse calcistiche in tv, in ultimo uno che ha più fallimenti calcistici che anni di età e veleggia tra spogliatoi e terreno di gioco. Non so che ruolo abbiano queste persone e perché spesso camminano insieme a voi Società, ma se pensa di risolvere i problemi con loro si farà male. E, libero di non credermi, mi dispiacerà. Perché è giusto si goda la pensione e dia gioie e sorrisi ai suoi affetti più cari invece di avvelenarsi il sangue settimanalmente, dentro un gioco che, ad oggi, è più grande di Lei.

Tocco quasi alla fine l’allenatore, che non è mai stato un vincente e che si è dimostrato un allenatore non da Reggio Calabria. Lo ritengo un problema, certo, ma è l’ultimo dei problemi per ciò che mi riguarda. Ha pagato lui per tutti, ora vedremo ciò che succederà. Un allenatore che si lamenta perché qualcuno lo critica doveva essere zittito da una società attenta, capace di ricordargli che Franco Colomba allenava con oltre 25.000 persone che gli urlavano “Colomba vattene” una settimana sì e l’altra pure. Noi che abbiamo vissuto queste cose, gente di Reggio che queste cose dovrebbe saperle, come ha fatto a non riferirgliele? E come ha fatto a non mettere al suo posto l’allenatore che a un certo punto ha finanche chiesto il “cessate il fuoco”? Ma state scherzando? Ma avete capito cos’è la Reggina? Ma lo capisce che quelli attorno a Lei la stanno affossando?

Chiudo dandole un consiglio: pensi sia una partita di poker, Lei sa che carte ha in mano, tocca a Lei e può scegliere cosa fare. Può passare la mano (andando dal sindaco, posando la squadra e prendendosi il famoso traghetto); può rilanciare (facendo piazza pulita e ripartendo da gente nuova, fresca, che sappia fare calcio con passione e amore); può vedere, cioè continuare il gioco con quello che ha in mano. Mi creda, sarebbe l’errore più grande della sua storia da azionista di maggioranza della Reggina.