Reggina (4-3-3): Lagonigro; Giuliodori, Adejo (Capomaggio dall’88’), Girasole, Ndoye (Cham dal 63′); Porcino, Laaribi, Barillà (Urso dal 78′); Grillo (Provazza dal 72′), Barranco, Ragusa (De Felice dall’83’). A disposizione: Lazar, Forciniti, Curiale e Renelus. All.: Trocini.
Vibonese (4-3-3): Bolzon; Squillace (Berardi dall’83’), Capone, Germinio, Nunziante; Cardinale (Giunta dal 62′), Atteo (Favo dal 62′), Milazzo (Napolitano dal 54′); Palumbo (Aronica dal 54′), Alagna, Terranova. A disposizione: Marano, Caballero, Berardi, Fragalà e Castillo. All.: Facciolo. Arbitro: Davide Ammannati di Firenze. Assistenti: Daniele Nesi di Firenze, Davide Bignucolo di Pordenone. Quarto ufficiale: Simone Palmieri di Avellino. Marcatori: Barillà al 9′ (rig) e De Felice all’84’. Ammoniti: Atteo e Giuliodori al 14′, Grillo, Laaribi al 45′, Adejo al 60′, Porcino al 70′, Squillace all’82’, Berardi e Cham all’87’. Corner: 3-3. Recupero: 1′ e 6′. Spettatori: 3031 (di cui 17 ospiti). Note. Vincere… e (continuare a) sperare nelle disgrazie (calcisticamente parlando, s’intende) altrui. Dopo aver tifato in maniera infruttuosa, dal 10 febbraio al 4 maggio, per tutti gli avversari che si sono alternati incontrando il Siracusa, ecco che le speranze societarie supereranno presto i confini del girone più meridionale della serie D. In primis, ci si aspetta che la Vibonese sia “appagata e mentalmente già in vacanza”; subito dopo la Società mirerà ad una tra Scafatese e Sambiase che, onestamente, hanno possibilità di ripescaggio pari allo 0 assoluto. Superate le questioni “interne” al girone ecco che l’obiettivo si è già spostata a latitudini leggermente diverse, verso nord. Perchè, con la Reggina vincente i playoff (fatto assolutamente non scontato ma ampiamente possibile considerati i diversi tassi tecnici tra la squadra di mister Trocini e Vibonese, Scafatese e Sambiase), la prossima vittima delle macumbe amaranto è il Ravenna. Infatti, secondo i criteri stabiliti in tema di ripescaggi dalla D, il secondo posto nella graduatoria stilata ad hoc spetta alle migliore tra le 9 vincitrici dei playoff di ogni singolo girone. Solo il Ravenna, è già assodato, sovrasta la Reggina ed ecco il perchè la squadra romagnola è la prossima destinataria dei pensieri, tutt’altro che lusinghieri, della Società reggina. Cronaca. La partita inizia con evidenti scaramucce tra i 22 in campo e con qualche fallo “chiarificatore” dell’andamento che dovrà avere l’incontro. All’8′ la Reggina beneficia di un rigore: è nettissimo il fallo subito da Barillà, da parte di Squillace, in procinto di ricevere il pallone da parte di Ragusa in buona posizione. Sul dischetto lo stesso capitano amaranto che insacca alla destra del portiere. All’11’ ci prova la Vibonese: il tiro da fuori area di Milazzo finisce al lato della porta difesa da Bolzon. Al 14′ scontro a metà campo e si accende subito l’ennesima mischia: a farne le spese sono Atteo e Giuliodori, entrambi ammoniti. La partita è visibilmente tesa, i falli dall’una e dall’altra parte si susseguono e non si è certo in vena di vicendevoli cortesie. Al 19′ Vibonese vicina al pareggio con Milazzo che, sotto porta, si divora l’occasione. Al 30′ la Reggina protesta per un fuorigioco, apparso ai più discutibile, segnalato dall’assistente Nesi sullo scatto in avanti di Barranco. Al 34′ i padroni di casa ci provano con Porcino che, accentrandosi da sinistra, trova un tiro fiacco che Bolzon para senza problemi piuttosto che servire Ragusa in ottima posizione. Al 44′ Reggina vicina al raddoppio: calcio di punizione di Laaribi sulla trequarti destra, Barranco di testa ma il pallone si stampa sul palo alla destra di Bolzon. Il primo tempo finisce con il vantaggio amaranto ed un clima niente male con il pubblico della Tribuna Ovest che accompagna i vibonesi negli spogliatoi al grido di “venduti”: chiaro il riferimento al netto 3-0 subito dagli uomini di Facciolo in quel di Siracusa. Stesso discorso al rientro delle formazioni in campo con qualche tifoso amaranto protagonista di espressioni non certo garbate e tori duri nei confronti dell’allenatore ospite Facciolo e quest’ultimo a replicare sino all’intervento dell’ispettore di Lega che lo ha invitato a non rispondere oltre. Al 54′ doppio cambio per Facciolo: escono Milazzo e Palumbo ed entrano Napolitano ed Aronica. Al 60′ Vibonese vicinissima al pareggio: Terranova si libera del diretto avversario e si porta sulla linea di fondo dove crossa per Cardinale che, fortunatamente, non trova la porta. Al 62′ altro doppio cambio per la Vibonese: escono Cardinale ed Atteo ed entrano Giunta e Favo. Al 63′ anche Trocini effettua un cambio: esce Ndoye ed entra Cham. Al 67′ è Laaribi, con un tiro al volo da fuori area, a provarci ma il pallone termina larghissimo sul fondo. Al 72′ altro cambio tra gli amaranto: esce Grillo ed entra Provazza. Al 78′ cambio ancora tra gli amaranto: esce uno stanchissimo Barillà ed entra Urso. All’83’ cambiano entrambe le squadre: nella Reggina esce Ragusa ed entra De Felice e tra le fila degli ospiti esce Squillace ed entra Berardi. All’84’ la Reggina raddoppia proprio con De Felice che tocca il suo primo pallone e, in diagonale, batte Bolzon. Nonostante la gara sia a questo punto da considerarsi chiusa, i giocatori in campo non se ne risparmiano nessuna con l’arbitro Ammannati che non è mai riuscito a gestirla come si deve in queste occasioni. All’88’ ultimo cambio per gli amaranto: esce Adejo ed entra Capomaggio. Il clima è tesissimo con ripetuti scontri in campo ed il pubblico che non smette di ricordare agli ospiti il presunto scarso impegno messo in campo al “De Simone”. Al 90′ De Felice colpisce la traversa su fallo laterale lungo di Cham. La partita (di calcio) finisce così con la Reggina che domenica prossima ospiterà la Scafatese, che oggi ha battuto il Sambiase, in una finale playoff che decreterà la vincitrice e, quindi, l’accesso alla speciale graduatoria da stilare in ottica ripescaggi (qualora ve ne fossero).