Era il 28 giugno dell’ormai lontano 1992 ed al vecchio Comunale andava in scena il ritorno della finale del campionato Primavera tra Reggina e Torino. All’andata, sette giorni prima al “Filadelfia”, era finita 0-0 per cui alte erano le speranze dei reggini di mettere le mani sullo scudetto. Davanti ad uno stadio stracolmo in ogni ordine di posti, gli uomini di Bruno Iacoboni si schieravano con questo “11”: De Clo, Montesanto, Borriello, Granzotto, Di Sole, Campolo P., Filippone, Campolo S. (Cozza), Spader, Tosti e Belmonte (Chiera). Al minuto 3 la Reggina passava in vantaggio con Emilio Belmonte ma ciò che stava per succedere aveva dell’incredibile: un certo Vieri (Bobo di nome) si scatena ed all’8°, al 10° ed infine al 50° metteva a segno una tripletta che avrebbe devastato chiunque. Tra doppietta e tripletta Della Morte aveva intanto siglato il gol del parziale 1-3. Subite le 4 batoste, la Reggina riordinava le idee e riacquisiva le forze necessarie per accorciare ancora con Belmonte e Campolo P. ma non sarebbe bastato. Il Torino dei vari Vieri, Pastine e Sottil riusciva a chiudere sul 3-4 e, meritatamente, vinceva la scudetto davanti ad uno stadio deluso dal risultato ma grato ad una grande Reggina. Una Reggina che, poi, avrebbe regalato futuri importanti nel calcio che conta a Sergio Campolo ed Emilio Belmonte approdati presto in prima squadra con Fabio Di Sole e Ciccio Cozza entrambi protagonisti, sette anni dopo, della prima storica promozione in A degli amaranto.
Domani sera, 33 anni e passa dopo, i protagonisti di quello storico traguardo si ritroveranno per ricordare le gesta di una squadra che ha lasciato il segno nella memoria dei tanti tifosi presenti e che ha gettato le basi per costruire una prima squadra che pochi anni dopo portò Reggio e la Reggina nell’Olimpo del calcio italiano.
Il comunicato: “A distanza di oltre 33 anni da quella storica finale Scudetto Primavera del 28 giugno 1992 contro il Torino, insieme alla Dirigenza e allo Staff Tecnico di allora, ci ritroveremo a Reggio Calabria venerdì 22 p.v. per trascorrere insieme una serata all’insegna dell’Amicizia.
Per rievocare nelle nostre menti ricordi che ancora oggi, nonostante sia passato tanto tempo, rimangono indelebili e che ognuno di Noi, unitamente a tanti aneddoti, custodisce soprattutto nei nostri cuori come se il tempo si fosse fermato e mai trascorso.
Orgoglio non solo “Reggino” ma di tutta la Calabria quella squadra che con i suoi risultati (ricordiamo anche la semifinale di Coppa Italia con l’Empoli) ha fatto sognare tutti, facendo diventare il Settore Giovanile amaranto fiore all’occhiello di una società che sui giovani aveva puntato tutto con straordinaria organizzazione e programmazione impeccabile“.